Uno degli errori che può commettere un insegnante consiste nel sopravvalutare le capacità e le strutture di pensiero degli studenti. Forte di questa idea l’insegnante inesperto potrebbe organizzare una lezione non adeguata alle strutture di pensiero degli studenti.
In questo articolo proverò a spiegare il motivo per cui studenti e insegnanti vedono e affrontano i problemi di studio in modo differente.
Come risolviamo i problemi
La nostra mente organizza le informazioni per categorie di appartenenza. Quando ci troviamo di fronte ad un problema la nostra mente confronta la situazione con una simile già affrontata in precedenza.
La domanda che guida questa ricerca è: Che tipo di problema è ?
Riconoscere il tipo di problema è fondamentale per recuperare nella nostra memoria le strategie di soluzione.
Se il problema appartiene alla stessa categoria di una situazione già affrontata, mi sarà più facile arrivare a una soluzione. Quello che la nostra mente cerca sono dei punti di riferimento, dei segnalibri, che ci aiutano a riconoscere il tipo di problema.
Le strutture mentali
Nella fase di riconoscimento del problema la nostra mente fa riferimento a delle strutture interne con cui vengono catalogate le informazioni, giuste o sbagliate che siano.
Queste strutture mentali si formano e si riadattano in continuazione.
In pratica tutte le volte che studiamo, leggiamo , guardiamo un film o giochiamo, la nostra mente rinforza e riorganizza la nostra struttura di conoscenza interna.
Più tempo dedichiamo allo studio o alla pratica di una disciplina più la nostra struttura di conoscenza interna sarà articolata.
Una questione di strategia
Queste differenze strutturali risultano evidenti nei giochi di strategia. Prendiamo il Risiko per esempio.
A seconda dell’obiettivo da raggiungere il giocatore dovrà adottare una strategia diversa.
Le azioni che il giocatore adotterà saranno diverse a seconda che lui debba conquistare 24 territori oppure l’Asia e un altro continente a scelta.
La stessa considerazione si può fare con gli scacchi.
Giocatori esperti e giocatori principianti vedono le pedine sulla scacchiera in modo diverso. I giocatori esperti riconoscono schemi che i principianti non sempre vedono.
Il tipo di strategia risolutiva dipende dall’esperienza e dallo studio di una determinata disciplina.
Studenti Vs Insegnanti
Le strutture mentali degli studenti sono in genere più fragili e superficiali paragonate a quelle degli insegnanti esperti. I tempi di studio e le informazioni acquisite su un argomento sono di qualità diversa.
Nell’affrontare lo stesso problema uno studente si ferma alle informazioni esplicite, l’insegnante invece legge la situazione ad un livello implicito profondo e qualitativamente diverso.
Il carico cognitivo che lo studente deve sopportare è superiore paragonato a quello dell’insegnante esperto della materia.
È chiaro quindi che non è possibile paragonare le strutture mentali di insegnanti e studenti.
Gli approcci risolutivi sono diversi sia per la quantità di informazioni possedute sia per la qualità delle nozioni.
Pretendere che gli studenti ragionino e affrontino i problemi con lo stesso approccio degli insegnanti non è etico, non è giusto.
Il buon insegnante deve essere consapevole che gli studenti :
- non sono dei vasi da riempire di nozioni
- non diventano esperti di un argomento da un giorno all’altro
- hanno bisogno di tempo per strutturare e rinforzare le loro rappresentazioni mentali
Consigli per gli insegnanti.
L’insegnante deve concedere del tempo agli studenti per adattare le nuove conoscenze con quelle già possedute.
Gli schemi mentali degli studenti possono contenere degli errori che impediscono la reale comprensione di nuovi argomenti.
Un’ osservazione sistematica dei ragionamenti espressi dagli studenti può aiutare l’insegnante a riconoscere eventuali buchi di preparazione e organizzare un’ azione di recupero e consolidamento.
L’insegnante esperto cerca di ragionare ad alta voce con i propri studenti, con un atteggiamento neutro e privo di giudizio per favorire la manifestazione degli schemi mentali.
Ecco alcune domande che aiutano questo tipo di discussione:
- Come affronteresti questa situazione?
- Che idea ti sei fatto di questo problema?
- Spiegami il tuo ragionamento
- Disegna uno schema di risoluzione dettagliato
Per poter rendere la didattica efficace e coinvolgente bisogna prestare attenzione ai nostri studenti, capire le loro difficoltà di apprendimento e proporre delle strategie di recupero.
La valutazione efficace deve tener conto di questi aspetti e misurare in modo oggettivo i progressi degli studenti, considerando i diversi punti di partenza.
Fonti: SWELLER, AYRES, KALYUGA, CHANDLER The Expertise reversal effect. Disponibile all’indirizzo https://en.wikipedia.org/wiki/Expertise_reversal_effect